TITOLO: Due
AUTORE: Irène Nèmirovsky
EDITORE: Newton Compton
PAGINE: 192 pg
PREZZO: 5,90 euro
TRAMA
Marianne e Antoine, due giovani
scampati alla ferocia della Grande guerra, ora vogliono solo godere
di tutto quello che la vita ritrovata può offrire loro. Ma una
quotidianità serena e gioiosa sembra non sia possibile neanche senza
la guerra, perché uno dei due protagonisti comincia a farsi domande
che chiamano subito riflessioni inquietanti: perché dalla passione e
dall’innamoramento del primo incontro si passa ai tormenti per
divergenze futili, ai litigi, all’insofferenza reciproca? E quando
tutto ciò si muterà nell’amicizia, nella comprensione profonda,
nella sicurezza della solidarietà che resiste al tempo? Con questo
romanzo Irène Némirovsky, attraverso una storia di sconcertante
attualità, indaga sul matrimonio come esito naturale della vita a
due, svolge e affronta dinamiche complesse con grande capacità di
analisi e con una scrittura limpida che non dà spazio a
sentimentalismi e consolazioni.
TITOLO: Gita al faro
AUTORE: Virginia Woolf
EDITORE: Newton Compton
PAGINE: 192 pg
PREZZO: 5,90 euro
TRAMA
Quando, nel 1925, Virginia Woolf si
accinse a scrivere Gita al Faro era decisamente giunta alla soglia
della maturità artistica: in questa sua opera riuscì infatti
mirabilmente a mostrare il suo sapiente dominio delle possibilità
del monologo interiore e la straordinaria capacità di muoversi
liberamente tra il flusso delle coscienze dei personaggi. Con tutta
la sua avvolgente bellezza, questo romanzo è una commossa elegia
all’Assenza: assenza innanzitutto della madre, morta quando la
Woolf aveva solo tredici anni, lasciandole un vuoto incolmabile. Ed è
proprio tale immagine cara a legare le diverse solitudini dei
protagonisti di questa rievocazione corale, tutti chiusi in un
proprio mondo isolato da cui è difficile comunicare. Fluido e
ritmato come il mare sotto il raggio ora breve ora lungo del Faro che
fende l’oscurità della notte, il romanzo si impone al lettore con
la forza della memoria, il fascino del ricordo, la voce struggente
della nostalgia.
TITOLO: Il Grande Gatsby
AUTORE: Fitzgerlad
EDITORE: Newton Compton
PAGINE: 192 pg
PREZZO: 5,90 euro
TRAMA
L’essenzialità, la finezza
descrittiva e la nitidezza del procedimento narrativo (la storia è
raccontata attraverso il punto di vista di Nick, vicino e amico di
Gatsby), la creazione sapiente di personaggi indimenticabili hanno
fatto ormai di questo romanzo un punto fermo, un “classico
moderno”. Lo scenario è quello dei frenetici anni Venti, di cui
Fitzgerald stesso e la moglie Zelda furono favolosi protagonisti tra
New York, Parigi e la Costa Azzurra. Attraverso le sue feste
brillanti e stravaganti, il lusso e la mondanità di cui si circonda,
il «grande Gatsby», il misterioso, affascinante e inquieto
protagonista, non mira tuttavia che a ritrovare l’amore di Daisy.
Ma è possibile ricatturare il passato? Al di là della romantica
suggestione, il sogno di Gatsby diventa emblema di un sogno di
assolutezza, come l’originario “sogno americano” di un Mondo
Nuovo, che, come ogni sogno di purezza astratta, la realtà frantuma
e disperde. Gatsby e Daisy per molti di noi hanno i volti di Robert
Redford e Mia Farrow, interpreti di una famosa versione
cinematografica del 1974.
TITOLO: L'uomo senza qualità
AUTORE: R. Musil
EDITORE: Newton Compton
PAGINE: 1152 pg
PREZZO: 5,90 euro
TRAMA
Robert Musil può essere a giusto
titolo considerato il principale romanziere austriaco contemporaneo e
L’uomo senza qualità è una pietra miliare nella letteratura
europea del Novecento. Questo capolavoro indiscusso della civiltà
letteraria di lingua tedesca si propone come un efficace ritratto
delle contraddizioni vissute dall’uomo nella modernità, lacerato
tra il “mondo di ieri” e i nuovi tempi che avanzano. Il
laboratorio di tali sconvolgimenti è per Musil la sua amata-odiata
patria: l’Austria d’inizio secolo (la “Kakania”) in cui la
monarchia austro-ungarica conosceva l’inizio della fine, esempio
significativo di possibilità insite nella storia di tutti i tempi.
La caustica penna di Musil analizza con accorata nostalgia e pungente
ironia la società asburgica, facendone affiorare il volto nascosto.
In alcuni casi però il sarcasmo cede il passo a una dimensione ben
più tragica, prefigurando la barbarie del nazismo. La scrittura
oscilla tra la visione estatica e gli enunciati delle scienze
naturali e subisce una radicale mutazione, superando l’antinomia
tra narrazione e descrizione, per approdare alla formula del
“romanzo-saggio”: il romanzo si dissolve, o meglio muore, per poi
resuscitare dalle sue ceneri nella saggistica. L’opera, rimasta
incompiuta, apparve nel 1930 a Berlino, in un’edizione che
comprendeva solo il primo libro, mentre gli altri trentotto capitoli
del secondo volume furono pubblicati nel 1933; gli abbozzi e i
frammenti dell’ultima parte vennero pubblicati postumi dalla
moglie. Questo volume propone, in una nuova e aggiornata versione,
l’edizione originale dell’Uomo senza qualità curata da Musil
stesso.
TITOLO: Fontamara
AUTORE: Ignazio Silone
EDITORE: Newton Compton
PAGINE: 224 pg
PREZZO: 5,90 euro
TRAMA
Fontamara, il primo romanzo che Silone
scrisse dopo l’uscita dal Partito Comunista Italiano, fu pubblicato
a Zurigo nel 1933. Ambientato in un paesino abruzzese, Fontamara
appunto, racconta l’eterno conflitto tra “cafoni” e
“cittadini”, reso ancora più drammatico dall’avvento del
fascismo. I contadini e i braccianti, rassegnati ormai e quasi
assuefatti a subire senza reagire catastrofi e soprusi di ogni
genere, abbrutiti dalla miseria e dalla lotta per la sopravvivenza,
trovano la forza di ribellarsi quando si rendono conto dell’ultima,
ennesima truffa ordita sulla loro pelle, che, per una coincidenza non
casuale, corrisponde temporalmente all’entrata in scena del regime
fascista. Figura centrale del romanzo è Berardo Viola, che
rappresenta l’esigenza di riscattare una vita di silenzio e
passività, esigenza che diverrà essenziale e imprescindibile anche
per gli altri “cafoni” fontamaresi.
TITOLO: Il mondo di ieri
AUTORE: Stefan Zweig
EDITORE: Newton Compton
PAGINE: 352 pg
PREZZO: 5,90 euro
TRAMA
Scritto negli anni dell’esilio e
pubblicato postumo nel 1942 a Stoccolma dalla casa editrice
Bermann-Fischer, Il mondo di ieri è l’opera più nota di Stefan
Zweig, un’intensa e struggente rievocazione di quella Felix Austria
di cui lo scrittore interpretò con sagacia i turbamenti. Dalla
Vienna dei fasti imperiali, culla di uno straordinario fermento
culturale, Zweig tratteggia il lento declino di un mondo che, con lo
scoppio della Grande Guerra, cederà il passo a una nuova Europa: una
terra mutilata, stravolta dall’odio e affamata dall’inflazione,
le cui cicatrici indelebili costituiranno l’humus fertile su cui
attecchirà la fatale parabola del nazismo. Il mondo di ieri è il
testamento spirituale che Zweig consegna alle generazioni a venire,
un’analisi lucida e appassionata della tragica eredità in cui
affonderanno le radici del «mondo di domani»: il nostro. A
quest’opera è ispirato il film Grand Budapest Hotel del regista
Wes Anderson.
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